Neppure le vacanze della Premier Giorgia Meloni hanno dato il guizzo vincente all’estate in Puglia per quanto concerne il turismo. Il dato.
Si sta parlando parecchio delle vacanze in Puglia di Giorgia Meloni. Eppure, neppure il periodo di meritato relax della Premier nella regione sembra aver dato quel guizzo importante per quanto riguarda il turismo e i lidi locali. Infatti, come sottolineato dal Corriere.it, i primi check sull’andamento delle stagione balneare starebbero attestando un certo “flop”.
Niente “effetto Meloni” in Puglia: il dato
Secondo quanto si apprende dal Corriere.it, in Puglia i “primi check sull’andamento delle stagione balneare attestano ciò che sembrava chiaro fin dal mese di giugno, cioè un secco calo delle presenze in spiaggia che il Sib (sindacato italiano balneari) di Fipe-Confcommercio, è già in grado di quantificare attorno al 20-25 per cento rispetto al 2023”. Di fatto, come sottolineato sempre dal Corriere, la differenza in negativo “equivarrebbe a circa 40 milioni di euro. Una cifra che mette in allarme gli operatori del settore […]”.
A quanto pare, quindi, come scherza ironicamente anche Dagospia, non si sarebbe verificato alcun “effetto Meloni” in relazione alle ultime movimentazioni che hanno visto la Premier essere impegnata prima con il G7 di Borgo Egnazia e poi, appunto, con le sue vacanze alla Masseria Beneficio di Ceglie Messapica.
I motivi del flop
Ma da cosa dipendeno questi numeri flop in Puglia? A dare una risposta è stato il presidente nazionale del Sib, Antonio Capacchione: “L’incremento dei prezzi negli stabilimenti balneari ha inciso solamente del 3,2 per cento sul costo totale della vacanza”, le sue parole al Corriere. “Quindi è abbastanza chiaro che non può avere scoraggiato i turisti, i quali, invece, si sono imbattuti in un aumento significativo degli affitti delle case vacanza. A partita di percentuale degli aumenti, se il prezzo dell’ombrellone è aumentato di 10 euro, ragionando su numeri assoluti, l’incremento delle tariffe di una locazione settimanale, che ha toccato anche i tremila euro, pesa molto di più […]”.
